Logo Museo de Belenes con pesebre de fondo
PRESEPI E
CAMPAGNA
ANDALUSA
Il Museo Internacional de Arte Belenista si compone di due diverse aree: l’interno dell’edificio è interamente dedicato all’esposizione e alla conservazione di oltre cento presepi distribuiti in 7 sale visitabili in un tempo indicativo di 1 ora e 30 minuti.

All’esterno si può godere di una mostra di mulini, stanze di una casa popolare andalusa dell’inizio del XX secolo e attrezzi agricoli.

Sette saloni espositive con più di cento presepi.
Nel vestibolo un imponente Arco di Costantino, che fu costruito a Roma per commemorare la vittoria di Costantino I il Grande nella battaglia di Ponte Milvio; realizzato da Angela Tripi, accoglie i visitatori. La rappresentazione di questo monumento è dovuta al fatto che questo imperatore romano fu il primo a concedere la libertà di culto, ponendo fine alle persecuzioni contro i cristiani.

Oltrepassando l’Arco, troverà la statua realizzata dallo scultore sevigliano José Ángel García di San Francisco d’Assisi, patrono dei presepi e simbolo della tradizione, poiché fu chi per primo rappresentò un presepe vivente per celebrare la Vigilia di Natale nell’anno 1223 in Italia.

L’Arco di Costantino di Roma si realizzò per ricordare la vittoria di Constantino I il Grande nella battaglia di Ponte Milvio

MODELLI IN SCALA,
CUPOLE
E PRESEPI
MONUMENTALI

Il Museo é composto da 7 sale espositive in cui sono visibili più di 70 presepi realizzati come modelli in scala – piccoli frammenti visti attraverso una finestra -; cupole – disegnate e realizzate esclusivamente per questo Museo-; ed infine, presepi monumentali che occupano sale intere come quelle dell’artista Antonio Bernal, quello di José Luis Mayo o il presepe popolare di ben 25 metri di lunghezza che rappresenta le otto province andaluse di Vicente Martínez di Puerto de Santa María.

Nel distributore centrale spiccano il Presepe siciliano della maestra presepiale Angela Tripi, con varie scene della cultura popolare italiana, e il Presepe napoletano dell’accreditato presepista Claudio Mattei e della Scuola di Monte San Pietro, con uno spettacolare Sfilata dei Tre Re.

Reyes Magos jugando con el niño Jesús

LA GROTTA (SALA 1)

Un presepe monumentale coordinato dall’ex direttore del museo, Antonio Bernal, con più di 200 figure uniche di Angela Tripi.

SALA MODELLI IN SCALA (SALA 2)

Più di 20 modelli in scala, frammenti visti attraverso una finestra
Escena rural

SALA DELLE CUPOLE I (SALA 3)

Cinque presepi di vari stili, tra cui la popolare opera italiana La famiglia al completo, opera di Antonio Pigozzi, con figure di Raffaele de Angelis.

ANDALUSIA A NATALE (SALA 4)

Un presepe lungo 25 metri con scene della cultura popolare andalusa, enclavi e monumenti che rappresentano le otto province. Si tratta di un’opera del maestro del presepe portoghese Vicente Rodríguez, con sfondi e paesaggi di Adrián Ferreras.
Niños colgando estrella de belen en el balcón

SALA DELLE CUPOLE II (SALA 5)

Questo spazio ospita vari presepi, tra i quali spicca la ricostruzione di una casa in stile vittoriano, con simboli di diversi rami del cristianesimo.

SACRO MONTE (SALA 6)

Un presepe circolare di 10 metri di diametro, in cui si ripercorre parte dell’Antico e del Nuovo Testamento, con ricreazioni di passi biblici da Adamo ed Eva alla Resurrezione di Gesù; opera di Madrid José Luis Mayo.
Representación de Caín y Abel

SALA DELLE CUPOLE III (SALA 7)

La prospettiva è quella dominante in questa sala con un’importante rappresentazione di presepi di scuola catalana, e in cui sono presenti anche autori internazionali.
Tractor antiguo

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CAMPAGNA ANDALUSA

Due frantoi, una casa popolare andalusa e attrezzi agricoli tipici della vita di campagna.
La Fondazione Díaz Caballero ha voluto rendere omaggio alle tradizioni andaluse; pertanto, il patio esterno del Museo completa la visita con un’ esposizione di arte, usi e costumi con attrezzi agricoli, due frantoi e la ricostruzione di una casa popolare andalusa.